>  Diritto Civile   >  Successioni Semplici – Testamento: Si possono violare le quote di legittima?

Successioni Semplici – Testamento: Si possono violare le quote di legittima?

A cura dell’Avv Chiara Parasiliti

uomo-consegna-foglio-donna(CCO) Foto di Olly

 

Le quote di legittima sono quelle quote che la legge riserva obbligatoriamente ad alcuni soggetti.

Il testatore, con il testamento, può violare le quote di legittima?

In linea principio nel redigere il testamento il testatore dovrebbe rispettare le quote previste in favore degli eredi legittimari, cioè di quei soggetti che hanno diritto a una quota dell’eredità, detta “legittima”,

Se un testamento non contempla tra gli eredi i c.d. legittimari si dice che il legittimario è stato “pretermesso”; se, invece, il testatore lascia ai legittimari una quota inferiore a quella prevista dalla legge, si dice che il legittimario è stato “leso” nella quota di legittima.

Se un testatore dispone dei beni in modo tale da ledere queste quote, i legittimari possono avvalersi dell’azione di riduzione per far valere i loro diritti e ottenere la quota di eredità che la legge garantisce loro.

Questa azione può essere esercitata entro dieci anni dall’apertura della successione.

Si può verificare anche l’ipotesi che gli eredi legittimari accettino la volontà testamentaria anche se viola le disposizioni a loro favore.

La dichiarazione di accettazione della volontà testamentaria o rinuncia all’azione di riduzione è un atto formale che gli eredi possono compiere per esprimere la loro decisione riguardo all’eredità.

Ecco come procedere:

  1. Accettazione della Volontà Testamentaria:
    • Se un erede desidera accettare l’eredità così come prevista dal testamento, può farlo mediante una dichiarazione di accettazione.
    • Questa dichiarazione può essere fatta verbalmente o per iscritto.
    • Nel caso di accettazione scritta, l’erede può rivolgersi a un notaio per redigere un atto formale di accettazione.
  2. Rinuncia all’Azione di Riduzione:
    • Se un erede ritiene che la sua quota legittima sia stata lesa dal testamento, può decidere di rinunciare all’azione di riduzione.
    • La rinuncia può essere espressa in forma scritta o verbale.
    • Tuttavia, è consigliabile fare una rinuncia scritta, preferibilmente con l’assistenza di un notaio.
    • L’atto di rinuncia dovrebbe specificare chiaramente che l’erede rinuncia all’azione di riduzione e accetta la volontà testamentaria così come stabilita nel testamento.

 

Ricordate, ogni situazione è unica! Per domande specifiche, consultate sempre un professionista.

 

Disclaimer

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina