Tutela penale dell’ambiente
A cura dell’Avv Chiara Parasiliti
Foto di Chris LeBoutillier
La Direttiva UE 2024/1203, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 30 aprile 2024, sostituisce le direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE, stabilisce norme minime per la definizione dei reati e delle sanzioni ambientali, mirando a tutelare l’ambiente in modo più efficace.
Gli Stati membri dovranno perseguire le persone fisiche responsabili di condotte illecite e le persone giuridiche saranno responsabili per i comportamenti dei loro membri.
Le novità includono l’ampliamento delle condotte considerate reato ambientale (20 in totale) tra cui il commercio illegale di legname, violazioni gravi della legislazione sulle sostanze chimiche, inquinamento da navi e riciclaggio illegale di componenti inquinanti.
La direttiva introduce anche i “reati qualificati” che riguardano danni irreversibili all’ecosistema o alla qualità dell’aria, del suolo e delle acque.
Sono, inoltre, perseguibili penalmente anche coloro che istigano o favoriscono tali condotte illegali.
Infine, la nuova direttiva mira a contrastare la criminalità ambientale con pene più severe.
La direttiva entrerà in vigore il 20 maggio 2024, e gli Stati membri dovranno conformarsi entro il 21 maggio 2026.
Fonte: Direttiva UE 2024/1203.
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